05/09/2018
Le invasioni biologiche sono responsabili di più della metà delle estinzioni a livello globale. Animali, piante e microrganismi, trasportati dall'uomo attraverso Paesi e Continenti, hanno causato e causano tutt'ora ingenti danni agli ecosistemi, ma anche all'economia mondiale. Si stima che più di 1,4 trilioni di dollari siano necessari ogni anno a livello globale per mitigare i danni causati dalle specie aliene.
Anche l'Italia ha recentemente emanato un Decreto Legislativo sulle specie invasive (D.lgs. 230/2017), in recepimento al regolamento europeo UE n.114/2014, che introduce una serie di disposizioni tra le quali il divieto di commercio, di possesso, di trasporto e di introduzione in natura, nonché l'obbligo di segnalarne il possesso (è questo il caso delle tartarughe da acquario dalle orecchie rosse e gialle, Trachemys scripta).
Nonostante i problemi legati alle invasioni biologiche, le informazioni disponibili sono spesso frammentarie, contraddittorie e difficili da trovare. Per questo motivo è nata ‘Invasivesnet’, la nuova associazione internazionale per l'open knowledge e l'open data sulle specie invasive, il cui Consiglio internazionale è composto da ricercatori di altissima fama provenienti da cinque continenti. ‘Invasivesnet’ ha lo scopo di facilitare l'accesso a conoscenze e dati di alto livello, open source, sulle specie aliene invasive. L'obiettivo è infatti quello di sviluppare un network globale per lo scambio di informazioni sulle invasioni biologiche tra scienziati, manager, forze politiche e tutte le persone direttamente o indirettamente interessate al problema.
Angela Boggero, ricercatrice dell'Istituto per lo studio degli ecosistemi del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ise) e membro del Consiglio internazionale di ‘Invasivesnet’, ha partecipato, fin dalle prime fasi, alla realizzazione della nuova associazione. "Quello delle invasioni biologiche è un problema globale, e come tale va trattato. Scienziati, politici e cittadini da ogni parte del mondo devono trovare accordi e buone pratiche globalmente condivisi per far fronte a quella che è una delle principali emergenze ambientali del nostro secolo" dichiara la ricercatrice.
Dal 27 agosto, ‘Invasivesnet’ accetta nuovi membri. Per prendere parte alla comunità globale dell'associazione, basta visitare la pagina internet www.invasivesnet.org o seguirne gli aggiornamenti sui canali social Facebook e Twitter.
Per informazioni:
Angela Boggero
Cnr - Istituto per lo studio degli ecosistemi
angela.boggero@cnr.it
0323 518300
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