07/04/2020
“Guai a distinguere la ricerca fondamentale da quella applicata, va finanziata tutta. La pandemia ci sta dimostrando che gli investimenti alla ricerca sono più che mai necessari: dopo un digiuno, abbiamo imparato a razionalizzare le nostre ricerche, a giungere a una complementarità tra enti e università. I finanziamenti sono ora investimenti che vanno valorizzati al meglio senza dimenticare nessuna branca della scienza. La ricerca è un tutt'uno e non conosce confini. Guardando all'epidemia, infatti, i nostri ricercatori stanno lavorando insieme a tedeschi, californiani, cinesi, ecc." E' quanto sottolinea all'Adnkronos il presidente del Cnr Massimo Inguscio parlando del ruolo della ricerca nell'ambito dell'emergenza coronavirus e oltre. "Probabilmente è più difficile convincere del ruolo fondamentale della ricerca quando si parla di cambiamenti climatici. Maggiore consapevolezza è giunta oggi con l'emergenza in corso perché in realtà tocca le persone, ogni singolo individuo che potrebbe ammalarsi e morire. Tutto ciò ha reso le distanze con il 'problema' meno lontane e ha ridato alla scienza il suo ruolo illuminante, tant'è che gli stessi decisori politici non possono fare a meno di rivolgersi agli scienziati. L'auspicio - evidenzia con forza Inguscio - è che una volta usciti dalla crisi non ci si dimentichi di tutto questo. Che resti memoria della
considerazione e della solidarietà finanziaria che abbiamo sperimentato in queste ore".
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