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Eclissi di sole del Nord America: la testimonianza di un ricercatore Cnr

11/04/2024

L'anello di diamante: l'istante in cui la totalità volge al termine. (foto Alain J. Corso)
L'anello di diamante: l'istante in cui la totalità volge al termine. (foto Alain J. Corso)

L’otto aprile 2024 si è verificata un'eccezionale eclissi solare che ha attraversato i territori del Messico, degli Stati Uniti d'America e del Canada. Si è trattato di un evento raro e affascinante, durante il quale in alcune zone il sole è stato completamente oscurato per oltre quattro minuti. Tra i testimoni di questo evento per il Cnr c'era anche Alain J. Corso, ricercatore presso il Cnr-Ifn di Padova, che si trovava in Texas per partecipare a una conferenza dedicata alle sinergie tra le missioni Solar Orbiter, Parker Solar Probe e il telescopio solare terrestre DKIST.

"Assistere a un'eclissi totale di sole è uno spettacolo emozionante, difficile da descrivere se non lo si è vissuto in prima persona", racconta Alain Jody. "Durante la totalità, il giorno diventa quasi notte, creando un'atmosfera con una luce surreale. Nel cielo si può osservare il disco della luna, nero e perfetto, che oscura completamente il disco del sole e permette di vedere direttamente la maestosità della corona solare. E tutto attorno sono ben visibili le stelle e i pianeti più luminosi. Appena prima dell’inizio della totalità si verifica un fenomeno molto curioso, chiamato ombre volanti. Si tratta di lunghissime e sottili bande ondulate e parallele, di luce-buio, in rapidissimo movimento su tutto il suolo terrestre."

Durante un'eclissi totale di sole sono possibili osservazioni dirette della corona solare, la cui luminosità è un milione di volte inferiore a quella del disco solare. "È l'unico momento in cui è possibile condurre tali osservazioni dalla Terra, poiché normalmente l'intensità della luce solare viene diffusa dall'atmosfera, coprendo completamente la corona. Non a caso, questo fenomeno naturale ha ispirato la realizzazione dei coronografi, telescopi con uno schema ottico particolare che creano un'eclissi artificiale al loro interno, permettendo un’osservazione diretta della corona".

Gli studi sulla corona solare si basano sulle osservazioni effettuate tramite coronografi posizionati nello spazio. Un esempio è lo strumento Metis, che è operativo a bordo della missione Solar Orbiter, lanciata nel febbraio 2020. Metis è stato finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana ed è il risultato della collaborazione tra l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), l'Università di Firenze (a cui appartiene il Prof. Marco Romoli), l'Università di Padova, il Cnr-Ifn di Padova e il consorzio industriale formato da OHB Italia e Thales Alenia Space Italia. "I ricercatori del Cnr-Ifn si sono occupati di vari aspetti durante la progettazione e la realizzazione di Metis, ed ora che lo strumento è in volo sono coinvolti in molte attività di pianificazione e analisi dei dati raccolti. Ad esempio, durante la conferenza che si tiene in questi giorni a San Antonio, presenterò un contributo che riassume le attività di osservazione di comete e corpi minori coordinate dal Cnr-Ifn di Padova in questi primi quattro anni di missione."

Per informazioni:
Alain Jody Corso
Cnr-Ifn Padova
Via Trasea 7
alain.corso@pd.ifn.cnr.it

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