Era smarrita. Dante, l'Europa e altri cieli
Dal 15/03/2023 ore 12.00 al 03/04/2023 ore 19.00
Comitato Europeo delle Regioni, rue Belliard 99/101
Sono oltre 40 le opere che compongono “Era smarrita. Dante, l’Europa e altri cieli”, la nuova mostra di Corrado Veneziano, patrocinata tra gli altri dal Consiglio nazionale delle ricerche, a cura di Francesca Barbi Marinetti; allestita negli spazi museali del Comitato Europeo delle Regioni di Bruxelles sarà visitabile dal 15 marzo al 3 aprile. Le opere toccano due argomenti apparentemente distanti, Dante e l’Europa, attraverso il recupero di aspetti iconici squisitamente medievali e di produzioni artistiche più contemporanee e talora dichiaratamente provocatorie.
Corrado Veneziano riprende la tensione, molto marcata nell’epoca di Dante, di immaginare la presenza di demoni e animali fantastici: un modo per esorcizzare tempi antichissimi in cui bestie e uomini avevano una matrice condivisa, per reclamare un futuro in cui l’uomo potesse emanciparsi dalla sua condizione più primitiva, per avviare quel salto antropologico e catartico che l’età rinascimentale in parte suggellerà. Veneziano dipinge dunque draghi e sirene, anfisbene, grifoni e centauri, tutti presenti nella Divina Commedia, ed evoca gli affreschi di Orcagna e Buffalmacco, le tavole di Van Eyck e le tele di Bellini, con le loro citazioni di Caronte, Lucifero, Adamo ed Eva, di inferni e paradisi densi di attrazione e repulsione: perturbanti, terrifici, ma anche allegorici ed educativi. Collegate in modo esplicito alla Commedia, troviamo poi tele che riportano fedelmente alcuni versi delle tre Cantiche. In questo caso Veneziano tiene assieme la scrittura tradizionale con i sistemi più moderni dei codici a barre e dell’alfabeto Morse. Il tentativo, ancora una volta, è quello di rendere più ampio e polisegnico il testo dantesco: ricercando un dialogo con le tecnologie algoritmiche più avanzate, i cosiddetti Isbn editoriali, oppure traducendo in modo visivo con i punti e le linee del codice Morse la portata fonica, ritmica e acustica della Commedia. Per quanto riguarda la dimensione più attuale e contemporanea, lo sguardo si allarga a orizzonti letterari spiccatamente internazionali. Qui Veneziano dialoga, figurativamente e pittoricamente, con Eliot e la Terra desolata, Borges e l’Aleph, Paul Valéry e il Cimitero marino, Ezra Pound e i Cantos, con la visionarietà di García Márquez e soffermandosi poi, soprattutto, su due straordinari autori italiani che alla Commedia hanno dedicato brevi e folgoranti scritti: Antonio Gramsci, con una riflessione del decimo canto dell’Inferno e Pier Paolo Pasolini con una struggente, e incompiuta, Divina Mimesis. Resta infine il lavoro più strettamente “europeo” della mostra. Qui, sul solco di Dante, che auspicava una guida spirituale moralmente superiore e transnazionale per il governo del continente europeo, Veneziano propone lavori su tela e su legno, unitamente a installazioni più articolate. In quest’ultimo caso risolve artisticamente, con materiali grezzi come ferro, plexiglas e oggetti di risulta la contraddizione che talora l’Unione Europea manifesta: la dialettica non risolta tra identità e pluralità economica, ma anche linguistica e culturale, lo scarto tra realtà chiuse, arroccate, non comunicanti, con i principi di confronto, razionalità e democrazia inscritti all’interno del suo patrimonio costitutivo.
Organizzato da:
Regione Lazio d'intesa con l'associazione D.d'Arte, con il patrocinio e il sostegno di Unioncamere
Referente organizzativo:
Patrizia Notarnicola
Leeloo srl - Informazione e comunicazione
ufficiostampa.leeloo@gmail.com
Modalità di accesso: ingresso libero
Immagini: