Focus

Anticorpi antifrode

L'Industria tessile italiana produce più del 30% dei prodotti di abbigliamento dell'U E e impiega circa 700000 addetti. Oltre alle lane di pecora più fini (merinos), l'industria laniera dell'alta qualità utilizza come fibre tessili i peli lanosi "nobili" di capre domestiche (mohair, kashmir, cashgora), di cammello, di camelidi (alpaca, lama, vigogna, guanaco), di bovini (yak, bue muschiato), di coniglio (angora).Le differenze di costo tra le diverse tipologie di fibre sono notevoli e soggette a forti oscillazioni. I forti interessi economici in gioco sono uno stimolo per ricerche di metodi di identificazione basati su criteri oggettivi (reazioni chimiche o proprietà fisiche misurabili) e la letteratura tessile recente riporta i risultati di numerosi studi sperimentali, basati essenzialmente sulla caratterizzazione degli amminoacidi estratti dalle diverse frazioni proteiche e sull'analisi del DNA estratto dai residui dei nuclei cellulari.Un approccio completamente nuovo al problema è la ricerca in corso presso le Sezioni di Biella e Genova dell'ISMAC. Con la collaborazione dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova, si sta studiando la possibilità di identificare le fibre animali sfruttando la reattività altamente specifica di anticorpi monoclonali, prodotti utilizzando come antigeni gli estratti proteici delle diverse fibre.
Confrontando le sequenze amminoacidiche delle proteine dei filamenti Intermedi delle diverse fibre animali, si osserva che i domini centrali che formano le a-eliche si ripetono, mentre i domini terminali mostrano apprezzabili differenze tra le specie. In particolare, le proteine dei filamenti intermedi di Tipo I estratte dalle fibre di kashmir mostrano differenze rispetto a lana e yak (che sono le fibre più usate nella sofisticazione del kashmir) nella distribuzione dei pesi molecolari e del pH isoelettrico, evidenziate dai tracciati in gel elettroforesi mono e bi-dimensionale.
E' noto che gli anticorpi monoclonali sono in grado di riconoscere unicamente una corta sequenza (epitopo) di aminoacidi in una data proteina, e, per questo, rappresentano un mezzo unico per identificare piccole differenze nella struttura primaria di varianti proteiche isolate da mammiferi diversi. Anticorpi monoclonali "antikashmir" sono stati prodotti immunizzando topi con le proteine dei filamenti intermedi di Tipo I estratte dalle fibre di kashmir, purificate tramite elettroforesi bi-dimensionale preparativa; le cellule produttrici di anticorpi sono state sottoposte a fusione con cellule mielomatose per aumentare la loro velocità di crescita e sottoposte a screening. I risultati preliminari hanno permesso di selezionare alcuni cloni con reattività specifica nei confronti delle proteine estratte dal kashmir, che sarà verificata sui materiali tessili nei diversi stadi di lavorazione. La ricerca è finanziata, per il biennio 2001-2003, dal Cashmere and Camel Hair Manufacturers Institute di Boston (USA) www.cashmere.org .

Vedi anche: