01/10/2020
Il presidente del Cnr Massimo Inguscio è tra i firmatari della lettera, indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in cui numerosi scienziati del nostro Paese ribadiscono come l'adeguamento degli stanziamenti per la ricerca scientifica agli standard dei Paesi avanzati, a valere sul Recovery Fund, sia un passaggio cruciale per la ripartenza del Paese. In particolare, nell'appello si legge che l'aumento degli investimenti dovrebbe realizzarsi lungo tre linee critiche: finanziamento di bandi competitivi per progetti di ricerca; mappatura, potenziamento e apertura sistematica ai ricercatori di tutto il Paese delle grandi infrastrutture di ricerca; incremento e valorizzazione del capitale umano secondo un piano strategico di concorsi.
La lettera è stata pubblicata sul "Corriere della Sera": a sottoscriverla - oltre al presidente Inguscio - altri rappresentanti dell'Ente e studiosi dal mondo accademico e della ricerca, in particolare: Ugo Amaldi (fisico, presidente emerito Fondazione Tera), Angela Bracco (fisica Università dl Milano, presidente della Sif), Cinzia Caporale (Etica e integrità nella ricerca Cnr), Luisa Cifarelli (fisica, Università di Bologna), Daniela Corda (biologa, Cnr), Paolo De Bernardis (astrofisico, Sapienza Università di Roma), Massimo Livi-Bacci (demografo, Accademia dei Lincei), Luciano Maiani (fisico, Sapienza Università di Roma), Alberto Mantovani (immunologo, Humanitas University Milano), Giorgio Parisi (fisico, presidente Accademia dei Lincei), Alberto Quadrio-Curzio (economista, presidente emerito Accademia dei Lincei), Angela Santoni (immunologa, Sapienza Università di Roma), Lucia Votano (fisica, Laboratori di Frascati dell'Infn).
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