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I giovani creativi al tempo del coronavirus: la monografia del progetto "La nostra buona stella. Diritto alla crescita"

16/06/2021

I giovani creativi al tempo del coronavirus. La nostra buona stella. Diritto alla crescita. A cura di Antonella Ciocia (Cnr-Irpps)
I giovani creativi al tempo del coronavirus. La nostra buona stella. Diritto alla crescita. A cura di Antonella Ciocia (Cnr-Irpps)

La tecnologia, con le sue strade di comunicazione e di contatto virtuale, è stata necessaria per essere vicini e ridurre la distanza imposta dal coronavirus: ha fornito nuovi strumenti per superare quella necessità di distanziamento che può tagliare relazioni, annullare ciò che è stato fatto quando lo scorrere dell’orologio sottraeva il tempo alle giornate. Di colpo il tempo avanzava.

Il Concorso dei giovani creativi al tempo del Coronavirus è stato uno strumento, utilizzato dalla comunità educante, per essere in contatto, per raccogliere i diversi colori e toni delle giornate degli studenti. Inserito all'interno del progetto "La Nostra Buona Stella. Diritto alla Crescita: Costruiamo il nostro Futuro" -al quale il Cnr partecipa con l'Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) - intendeva aiutare a superare lo straniamento e il disorientamento generato dall'isolamento obbligato a causa della pandemia e dalla conseguente didattica a distanza messa in atto dalla scuola, proponendo nuove azioni assai diverse da quele abituali. Al posto dell'utilizzo di materiali ed attrezzature per lavori di gruppo e visite guidate, sono state messe in atto delle attività altrettanto valide e creative come, appunto, l'ideazione e la promozione del Concorso.

Il tempo che i ragazzi hanno trascorso durante il lockdown imposto dalla situazione pandemica non dobbiamo perderlo e né dimenticarlo. La paura e il disagio insieme alla sofferenza per la situazione vissuta devono portare alla consapevolezza, alla pazienza e, soprattutto, devono generare quella capacità di sapersi adattare, di saper attendere ed infine, di riuscire a stimolare lo spirito della solidarietà. Ma in cosa consisteva questo concorso? Nel momento particolare in cui si sono interrotti bruscamente i rapporti tra studenti, docenti, famiglie e amministrazioni pubbliche, si è pensato di riservare agli studenti dagli 11 ai 17 anni delle scuole del territorio dei Castelli Romani la possibilità di partecipare inviando opere creative (fotografie, opere grafico-pittoriche e plastiche, video, musiche, canzoni, poesie, racconti, lettere, pagine di diario, riflessioni) con le quali avere la possibilità di esprimere i loro vissuti nella circostanza di questo particolare momento storico.

A raccogliere i lavori l'Associazione "Arianna Onlus": tutte le riflessioni che sono emerse dalla raccolta dei materiali richiesti dal bando del Concorso, sono state, quindi, raccolte in un decalogo che rappresenta il Manifesto dei ragazzi dove emerge tutta l'esperienza che hanno imparato da questa grande lezione di vita vissuta, che potrà essere soltanto fruttuosa e produttiva per il loro futuro. Per avere il ricordo di quei momenti, gli studenti hanno regalato la narrazione delle loro emozioni con le parole e quando non c’erano le parole c’è stato un disegno, una foto, un video: il concorso, cioè, ha dato "voce" al silenzio dell'isolamento, e ha aiutato ad uscire dalla trappola della pandemia.

Tutte le azioni che sono state messe in atto dal progetto hanno contribuito alla costruzione di una proposta educativa integrata, con al centro le istituzioni scolastiche. L'obiettivo primario è stato quello di arginare i fenomeni di dispersione scolastica: una sorta di welfare territoriale che vede molti protagonisti in campo, coordinati per il Cnr-Irpps da Antonella Ciocia, ricercatrice dell'Istituto.

Parafrasando John Lennon in "Beautiful Boy", aprendo i loro lavori hanno dato alla comunità educante la possibilità di entrare, seppure in punta di piedi, in quel vissuto speciale e innaturale e di guardare alla vita in modo diverso. Perché questa «è ciò che accade mentre [sei] impegnato a fare nuovi progetti».

Per informazioni:
Antonella Ciocia
Cnr - Irpps
comunicazione@irpps.cnr.it

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