23/05/2022
Immagini mozzafiato della corona solare con giganteschi brillamenti sono state acquisite dalla sonda Solar Orbiter durante il suo passaggio super-ravvicinato della nostra stella avvenuto lo scorso 26 marzo. L’incredibile livello di dettaglio delle immagini è stato raggiunto grazie al fatto che Solar Obiter ha osservato il Sole da una distanza pari a circa un terzo della distanza Terra-Sole.
Solar Orbiter è una missione congiunta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della NASA, che porta a bordo diversi strumenti per lo studio del Sole. Tra questi il coronografo Metis, il primo nel suo genere in grado di osservare la corona solare simultaneamente nella banda visibile e ultravioletta, fornendo quindi un quadro molto dettagliato sui processi che governano l'espansione del vento solare nello spazio interplanetario.
Finanziato e gestito dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Metis è nato dalla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), le Università di Firenze e Padova, l'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifn) e un consorzio industriale formato da OHB Italia e Thales Alenia Space Italia.
Grazie al passaggio vicino al Sole e alla sua alta risoluzione, Metis ha potuto riprendere immagini della corona solare ad alta definizione rivelando una struttura “filamentare” ed estremamente dinamica del plasma e dei campi magnetici in essa presenti. Lo studio di queste strutture, e dei fenomeni fisici ad esse correlati, apre la strada a nuove ricerche che possono avere un impatto sulla previsione delle tempeste geomagnetiche e per il ‘meteo spaziale’ (‘space weather’) in genere.
“Questo passaggio rappresenta il primo di una serie di passaggi ravvicinati del Sole”, racconta Alain Jody Corso, ricercatore del Cnr-Ifn di Padova e parte del team di Metis. “I passaggi si susseguiranno ogni circa 6/7 mesi durante la vita operativa della missione che è prevista fino al 2027”. Nel prossimi anni, attraverso alcuni fly-by con Venere, Solar Orbiter si sposterà su un’orbita sempre più inclinata che consentirà per la prima volta di osservare direttamente i poli del Sole: un terreno completamente inesplorato e dal cui studio ci si aspetta di poter far luce sui meccanismi fisici che governano i cicli di attività magnetica della nostra stella.
"È entusiasmante constatare come le immagini della corona solare riprese da Metis siano così dettagliate", aggiunge Fabio Frassetto ricercatore del Cnr-Ifn di Padova che ha partecipato all’allineamento e calibrazione a terra dello strumento e guida il gruppo di lavoro di Metis che si occupa dell’ottimizzazione delle immagini. Il prossimo passaggio ravvicinato del Sole per Solar Orbiter e Metis è previsto nell'ottobre 2022, ma nel frattempo le attività del team scientifico di Metis non si fermano: ci sono le immagini già acquisite da elaborare e le sequenze e i piani di calibrazione dello strumento da affinare.
Per informazioni:
Vania Da Deppo
CNR - Istituto di fotonica e nanotecnologie
Via Trasea 7, Padova
vania.dadeppo@pd.ifn.cnr.it
049/9815639
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