06/11/2024
6 novembre 2024, ultimo giorno per la campagna della nave del Cnr, Gaia Blu, "EuropeanMultidisciplinarySeafloor and water columnObservatory - Southern Adriatic 2024" (EMSO SA-2024). Il recupero del mooring E2M3A, posizionato a 1200 metri di profondità nel punto più profondo del mare Adriatico, è stato completato con successo. I dati raccolti evidenziano un incremento di temperatura e salinità lungo l'intera colonna d'acqua nell'ultimo anno, con una tendenza più marcata negli strati intermedi e di fondo. Questo fenomeno potrebbe derivare da vari fattori, inclusi i cambiamenti climatici, le alterazioni dei flussi fluviali e le variazioni della circolazione oceanica.
Le trappole per sedimento sospeso hanno permesso di recuperare un ulteriore anno di campioni di particellato e zooplancton, arricchendo la serie temporale iniziata nel 2013. I dati sullo zooplancton saranno integrati nelle banche dati del Centro Nazionale per la Biodiversità (NBFC), dedicato al monitoraggio, alla conservazione, al ripristino e alla valorizzazione della biodiversità marina. Questi dati consentiranno di ottenere informazioni cruciali sulle dinamiche di abbondanza, composizione e risposta dello zooplancton agli stress ambientali, con un monitoraggio continuo anche in inverno e in ambienti di mare profondo. Dal 2013, sono stati rilevati e classificati oltre 120.000 organismi secondo le linee guida WoRMS, offrendo importanti indicazioni sulla distribuzione, diversità ed ecologia dello zooplancton di acque profonde e sulla variabilità delle sue dinamiche in risposta ai cambiamenti ambientali.
La Regional Facility del sud Adriatico di EMSO-ERIC, composta dai siti osservativi BB e FF (Cnr-Isp) e E2M3A (OGS) costituiscono dal 2022 una rete di monitoraggio permanente che fornisce serie temporali a lungo termine essenziali per comprendere gli effetti che i cambiamenti climatici esercitano sull'ambiente marino utilizzando approcci multi- e interdisciplinari.
La campagna EMSO-SA2024 è stata coordinata dall'Istituto di scienze (Cnr-Isp), con il capo missione Stefano Miserocchi, e coinvolge l’Osservatorio geofisico sperimentale (Ogs), l'Istituto di scienze marine (Cnr-Ismar) e il British Antarctic Survey (BAS) UK
Per informazioni:
Stefano Miserocchi
Cnr-Isp
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