21/11/2016
Il Tribunale di Bari conferma la legittimità del licenziamento disciplinare per giusta causa irrogato ad un dipendente colto in flagranza mentre prelevava tre litri di gasolio dall’automezzo di servizio, utilizzati poi per rifornire un auto privata.
A giudizio del Tribunale, la gravità della condotta è tale da compromettere irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra datore e lavoratore, per cui la sanzione espulsiva è da ritenersi proporzionata rispetto alla condotta, a nulla rilevando la circostanza che il danno conseguente all’appropriazione del carburante sia di modica entità (soli tre litri).
Dunque, la gravità del comportamento va misurata anche in relazione all’affidamento che il datore di lavoro può fare sulla corretta esecuzione, anche per il futuro, degli obblighi contrattuali. Nella fattispecie, può dirsi reciso ogni elemento di fiducia, in quanto le azioni del dipendente lasciano presagire un certo suo atteggiarsi rispetto agli obblighi assunti.
A cura dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari – DCGRU.
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