18/12/2020
Due articoli scritti rispettivamente da Angelo Domesi, Dipartimento scienze del sistema terra e tecnologie per l'ambiente, per l'Almanacco della scienza del Cnr, e da Loredana Faraldi, medico della base italo-francese Concordia del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide e dell'Ipev, per Il Corriere innovazione, descrivono i momenti di vita durante il lungo inverno antartico nella stazione scientifica, "dove non si incontra nessuno, nessun essere umano, vegetale o animale". In un ambiente così isolato e ostile, la felicità può derivare dall'arrivo del rifornimento del cibo fresco, portato dalla nave rompighiaccio "Astrolabe". Un convoglio di container e mezzi cingolati, partito dalla costa, vicino alla base francese di Dumont d'Urville (DDU), dopo aver percorso circa 1200 Km, ad una velocità media di 100 km al giorno, è giunto sul plateau antartico, oltre i 3.000 metri di altitudine, a Concordia, la stazione italo francese gestita da IPEV e PNRA, (programma finanziato dal MUR e attuato dal CNR per la parte scientifica e dall'ENEA per la parte logistica). Un giorno magico, emozionante della vita nella base. Dopo 9 mesi, sul plateau giungono inoltre: nuova attrezzatura scientifica, rifornimento di carburante che dovrà servire per dare energia elettrica, calore e acqua alla base per tutto l'anno.
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