Area progettuale

Attività Infrastrutturali per la Ricerca per l'Heritage Science (DUS.AD003)

Dipartimento

Scienze umane e sociali, patrimonio culturale

Il rilievo

E-RIHS è un'infrastruttura europea di ricerca ERIC per le scienze del patrimonio culturale, coordinata dal CNR. E-RIHS congiunge in un'ottica transdisciplinare le STEM e le SSH per affrontare tutti i temi e le problematiche legati al patrimonio culturale, naturale e archeologico: dal restauro alla fruizione, dalla conservazione alla valorizzazione, dal monitoraggio alla gestione. Le piattaforme di E-RIHS sono costituite da laboratori di ricerca, data center, archivi, biblioteche, centri di restauro e musei italiani ed europei. L'AP ha come obiettivi la la integrazione e valorizzazione le migliori competenze, strumenti, risorse e servizi per svolgere ricerca di eccellenza a favore della comunità scientifica di riferimento, lo sviluppo di protocolli di indagine interoperabili e condivisi tra i nodi dell'infrastruttura, sviluppo di metodi integrati multipiattaforma. Tra le linee di attività dell'AP, svolgono un ruolo strategico: la modellazione e la definizione di standard di rappresentazione dei dati del patrimonio, necessari per renderne possibile l'interoperabilità la conservazione a lungo termine; le attività di ricerca e di formazione in merito alle tematiche dell'Open Science (OS), dei FAIR open data e della European Open Science Cloud (EOSC).

Obiettivi

Scopi di ERIHS sono: (a) arricchire la conoscenza del patrimonio culturale e ottimizzare la capacità di conservazione, gestione, tutela e valorizzazione dei beni; (b) far avanzare la ricerca scientifica e l'innovazione tecnologica applicata al settore; (c) migliorare le tecnologie e i servizi di accesso alle facilities. L'ottimizzazione delle modalità di fruizione e accesso alle IR si articola su due livelli: (1) nazionale, con il progetto CNR SM@RTINFRA-SSHCH (finanziato su 7% FOE 2012) e i fondi FOE per "assegnazioni straordinarie per attività di ricerca a valenza internazionale" assegnati al DSU per il nodo italiano di ERIHS.it; (2) europeo, tramite la partecipazione del CNR ai progetti IPERION CH, PARTHENOS e ARIADNE. L'obiettivo finale è rendere ERIHS stabile attraverso la costituzione di un ERIC con sede legale in Italia, la fase di preparazione della quale sarà sviluppata all'interno della proposta di progetto H2020 la cui stesura comincerà nel marzo 2016. Oltre alla sede legale si vuole realizzare in Italia il central hub di ERIHS-ERIC che dovrà ospitare uffici amministrativi del consorzio e laboratori multi-disciplinari altamente avanzati per lo studio del patrimonio culturale. Il central hub si costituirà intorno all'OPD-MiBACT con l'aggregazione in uno stesso luogo fisico di laboratori e gruppi di ricerca di CNR, INFN ed ENEA. Il central hub diventerà il centro operativo di tutto il consorzio europeo e l'Italia potrà beneficiare delle ricadute positive della presenza del centro nel suo territorio. A partire dal central hub, altri soggetti saranno messi in rete a livello regionale, nazionale ed europeo attraverso un percorso teso a costituire a Firenze il centro naturale della ricerca internazionale sui beni culturali. Le ricadute saranno in termini di creazione di nuovi posti di lavoro, attrazione dei migliori ricercatori europei nel settore, formazione di nuove professionalità altamente qualificate e capacità di innovazione delle PMI del comparto.

Il quadro delle ricerche in ambito internazionale

A livello UE, la proposta ERIHS per la Roadmap ESFRI 2016 coordinata dal CNR ha ricevuto 17 lettere di commitment da altrettanti stati membri, e cioè Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. A livello internazionale, le lettere di commitment sono arrivate da 11 Paesi: Australia, Brasile, Canada, Capo Verde, Cina, India, Israele, Messico, Qatar, Stati Uniti e Taiwan. Sono in corso trattative con la Russia. IR ed EU iniziative con cui ERIHS collabora attivamente a livello EU sono: JPI-CH, CENDARI, DARIAH ERIC ed EHRI. In preparazione è la proposta per "internationsl policy and cooperation for RIs" (INFRASUPP-02-2017). Fruttuose sono le collaborazioni nell'IT-US Bilateral Agreement on S&T - WG on "Technologies for Restoration". In particolare George Washington University (GWU) con Library of Congress (LoC) e National Gallery of Art (NGA) stanno coordinando un'azione per realizzare nell'area di Washington DC una IR per l'Heritage Science realizzata sul modello di quella italiana. Sono stati presentati 3 progetti nell'ambito dei programmi di collaborazione internazionale MAECI per rafforzare la collaborazione IT-US nelle RI per HS. Il primo workshop "Fostering Transatlantic Dialogue on Digital Heritage and EU Research Infrastructures" si è tenuto nel 2014 alla LoC, altri 2 sono previsti a GWU (2/2016) e all'ambasciata italiana a Washington DC (10/2016). Si stanno anche rafforzando le collaborazioni con l'America Latina (2 workshops in Brasile nel dicembre 2015 e 2 in Messico in dicembre 2015 e febbraio 2016). La collaborazione esistente ha fatto sì che le tematiche di ERIHS venissero messe fra le priorità di EU-LAC (Euroepan-Latin American Countries), la fondazione della UE che si occupa di rafforzare la ricerca fra i 2 continenti. Ottima infine la collaborazione con ICCROM, www.iccrom.org.

Il quadro delle ricerche in ambito nazionale

Il nodo nazionale della IR è denominato ERIHS.it. ERIHS ingloba e sviluppa la precedente IRICH (Italian Research Infrastructure for conservation and analysis of Cultural Heritage), coordinata dal MiBACT, già presente nella Roadmap MIUR 2010 delle IR italiane di interesse pan-europeo. ERIHS.it riceve dal 2013 un finanziamento MIUR su fondo FOE dal 2013 assegnato al DSU che è destinato ad aumentare con l'entrata nella Roadmap ESFRI 2016. Oltre al MIUR anche il MISE e il MiBACT stanno supportando l'iniziativa, il MISE con un commitment finanziario cash. I bracci operativi del nodo italiano di ERIHS.it sono: o per il MIUR: CNR (coordinatore nazionale ed europeo), CHNet-INFN, CSGI, INSTM, PIN Scrl, Politecnico di Milano, Scuola Normale Superiore, Università di Bologna, Università di Milano Bicocca, Università di Perugia-Centro SMAART, Università di Tor Vergata-Centro NAST; o per il MiBACT: OPD, ISCR, ICPAL, ICCD e ICCU; o per il MISE: ENEA;o CoIRICH Scarl (www.coirich.com) costituito nel 2011 per sviluppare la precedente IRICH, avrà il ruolo di facilitare la partecipazione delle singole università a ERIHS.it. A questi saranno aggiunti università e centri di ricerca, grazie al lavoro di un National Steering Commitee costituito dai rappresentanti del mondo della ricerca, dell'industria e della tutela del patrimonio culturale. La leadership italiana nel settore del patrimonio culturale è dimostrata da numerose iniziative strategiche e progetti di ricerca presenti nel contesto locale ed europeo. A questi va aggiunto la sottoscrizione nell'ottobre 2013 di un accordo tra MiBACT, Regione Toscana e CNR per "costituire, sotto il coordinamento italiano e con centro a Firenze, un'Infrastruttura di Ricerca Europea per le scienze e le tecnologie dei Beni Culturali [...] nella forma legale riconosciuta dall'Unione Europea e denominata ERIC".

Il posizonamento del Cnr

ERIHS fa capo al DSU che porta avanti le attività in collaborazione con gli altri Dipartimenti del CNR, quali DSCTM, DSFTM, DSB e DIITET. Il Coordinatore Nazionale è il Dottor Luca Pezzati del CNR-Istituto Nazionale di Ottica (INO). Il DSU riceve dal 2013 finanziamenti su fondo FOE per "assegnazioni straordinarie per attività di ricerca a valenza internazionale" destinati al coordinamento e al potenziamento del nodo nazionale di ERIHS.it. Il progetto premiale CNR SM@RTINFRA-SSHCH (finanziato su 7% FOE 2012) ha pure contribuito alla costituzione della comunità scientifica italiana che si è aggregata intorno a ERIHS.it.
Per guidare efficacemente la costruzione del nodo italiano di ERIHS.it, il CNR sta costituendo una rete distribuita denominata IRIHS (Infrastruttura di Ricerca Interdipartimentale per la Heritage Science). La rete conta undici nodi regionali e macro-regionali. Il central hub della rete si identificherà con quello scelto per la sede nazionale di ERIHS.
Rapporti di collaborazione con il sistema industriale ampliano l'impatto di ERIHS. Molti dei servizi di ERIHS forniti possono essere coadiuvati da imprese o da specifici spin-off, quali ad esempio imprese ICT per la manutenzione degli archivi e degli strumenti di accesso, o imprese di manufacturing high-tech per la manutenzione delle strumentazioni, imprese specifiche di aiuto alla promozione, disseminazione e training, o infine servizi privati a supporto dei gruppi di ricerca impegnati nelle attività. Le imprese sono inoltre coinvolte nella fase di ingegnerizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi innovativi sviluppati nel contesto delle ERIHS, beneficio questo che si traduce in una maggiore competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e internazionale.

Le principali attvità svolte

Nell'ambito di ERIHS, le facilities offrono servizi di accesso alle grandi strumentazioni fisse, ai laboratori mobili, ai dati e alle conoscenze più all'avanguardia nel settore delle scienze del patrimonio. In aggiunta, ERIHS fa attività di ricerca congiunta, formazione e training, trasferimento tecnologico verso le imprese culturali e creative e di disseminazione e comunicazione verso il grande pubblico. ERIHS è organizzata in 4 working groups: WG1. Governance; WG2. Quality assesment per l'autovalutazione delle facilities nazionali e il calcolo del contributo in-kind; WG3. National priorities, organizzate nelle macro-aree "Sistemi di modellizzazione 3D in ambiente terrestre e marino", "Competenze strutturate nel settore delle scienze naturali e fisiche (chimica, fisica, biologia e geologia)", e "Sistemi integrati di monitoraggio, fruizione e comunicazione finalizzati alla salvaguardia e valorizzazione del bene, e allo sviluppo del turismo culturale". Le tasks nazionali son: (i) coordinamento dell'infrastruttura italiana ed europea; (ii) accesso nazionale alle facilities nazionali, quali archivi fisici e digitali, strumentazioni fisse e mobili con l'organizzazione di bandi per l'accesso; (iii) networking e collaborazione internazionale; (iv) realizzazione di musei virtuali delle torri costiere della Sardegna; (v) collaborazione con il MIBACT per la gestione del portale storico del Mediterraneo; (vi) education e training con l'organizzazione di due Summer Schools sulle tecnologie di diagnostica avanzata San Sepolcro nel 2014 e L'Aquila nel 2015; (vii) comunicazione e disseminazione; (viii) sviluppo e sostenibilità.

Le attività previste

Il patrimonio culturale e la Heritage Science è un settore nel quale l'Italia detiene la leadership europea. Con ERIHS l'opportunità è grande. La presenza del CNR in DARIAH in posizioni di governance e il coordinamento simultaneo dell'infrastruttura strumentale ERIHS faciliterà il rafforzamento della leadership italiana in HS, e il CNR costituirà in Italia un solido ponte tra le comunità SSH e HS.
Il piano di lavoro per lo sviluppo del nodo italiano di ERIHS.it e in prospettiva dell'infrastruttura di ricerca europea e globale ERIHS a guida italiana si sviluppa nell'arco di più anni e prevede: (A) il rafforzamento delle facilities nazionali coinvolte in ERIHS.it (ora IPERION CH.it) in modo da garantire all'Italia la leadership europea per la sede nel nostro territorio dell'infrastruttura ERIHS; (B) 2016 - presentazione della preparatory phase del riconoscimento di ERIHS come ERIC a seguito dell'inclusione di ERIHS nella Roadmap ESFRI 2016; (C) 2017-2019 - avvio della preparatory phase; (D) 2020 - costituzione dell'ERIC e implementazione di ERIHS a livello italiano, europeo e globale.
Nel medio termine le attività previste riguardano il potenziamento delle azioni già avviate su FOE2013 e nell'ambito del progetto premiale SM@RTINFRA. Per lo "sviluppo e sostenibilità" saranno messe in atto azioni a favorire l'attrazione dei fondi diretti europei (H2020, COSME e Creative Europe) e indiretti (POR e PON "Per la scuola - competenze e ambienti per l'apprendimento", "Ricerca e Innovazione" e "Cultura e Sviluppo"). In ambito PON in particolare si proporranno progetti complementari tesi alla sostenibilità e al potenziamento dell'infrastruttura (es. apertura di beamline dedicata al patrimonio culturale e testata sulla lettura dei papiri ercolanesi dell'Officina dei Papiri della Biblioteca Nazionale di Napoli). ERIHS si proporrà inoltre come strumento abilitante per il nascente cluster nazionale "tecnologie per i beni culturali".

Area tematica

Scienze umane e sociali, patrimonio culturale

Parole chiave

Infrastrutture, Patrimonio Culturale, Heritage Science

Progetti

Ultimo aggiornamento: 09/05/2024