Premio Nobel per la medicina nel 1986 per la scoperta del fattore di accrescimento della fibra nervosa noto come NGF, senatrice a vita, prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze, membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Rita Levi-Montalcini (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012) svolse una parte significativa della sua carriera scientifica presso il Cnr.
Dal 1961 al 1969 diresse il Centro di Ricerche di neurobiologia creato dal Cnr presso l'Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l'Istituto di Biologia della Washington University, e dal 1969 al 1979 rivestì la carica di direttrice del laboratorio di biologia cellulare (Cnr-Ibc). Dopo il ritiro "per raggiunti limiti d'età" continuò a lavorare presso l'Istituto di neurobiologia del Cnr con la qualifica di "superesperto", concentrandosi sullo spettro di azione dell'NGF.
La ricordiamo attraverso due preziosi contributi.
Rita Levi Montalcini. Dalle leggi razziali alla direzione del laboratorio di biologia cellulare del Cnr (di Alessia A. Glielmi, Responsabile archivi Cnr, novembre 2020)
Qualche me se fa è stato effettuato un ritrovamento tanto speciale quanto significativo per la storia del CNR e della ricerca scientifica. In occasione di uno scavo archivistico, svolto per preparare una relazione a un convegno organizzato dall’Università di Urbino che aveva ad oggetto gli strumenti di gestione documentale degli enti pubblici di ricerca, è stato rintracciato un fascicolo ritenuto disperso. Il fascicolo appartiene a Rita Levi Montalcini e documenta la pluriennale attività svolta a favore del CNR. Esso fa parte della raccolta di oltre ventottomila fascicoli nominativi del personale che l’Ente gestisce e conserva nei suoi archivi. A questa mole documentaria vanno sommati altri seicento fascicoli del personale CNR conservati presso l’Archivio Centrale dello Stato. Questa preziosa fonte, più di altre, risulta l’espressione della pluralità di risorse, di competenze e della concreta multidisciplinarietà dell’Ente nelle sue declinazioni più umane... [leggi tutto].
Il Cnr-Irib celebra il premio Nobel Rita Levi Montalcini (di Antonio Cerasa, Cnr-Irib)
Correva l’anno 1993. I corridoi della palazzina Liberty di via Archirafi, dell’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo (l’antesignano dell’odierno Irib) videro arrivare, invitata dall’allora direttore Prof. Giovanni Giudice, la figura minuta ed elegantissima – come la ricorda Paolo Colombo - del premio Nobel per la Medicina Rita Levi Montalcini. Fu un incontro carico di emozioni per i giovani ricercatori del Cnr, che – come racconta Marta Di Carlo - racchiudeva in sé tutto quello che doveva avere “un ricercatore:” passione, tenacia, curiosità, spirito di osservazione, ed umiltà. Quello che colpì maggiormente... [leggi tutto].
Vedi anche
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1993: Rita Levi Montalcini in visita all’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo (oggi Irib). A destra l'allora direttore Giovanni Giudice
Speciale Rita Levi Montalcini: immagini di archivio
Nel 1993, Rita Levi Montalcini visitò l’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo, oggi Istituto di ricerca per l'innovazione biomedica (Cnr-Irib): fu un incontro carico di emozioni per i ricercatori dell'Ente. Figura minuta, elegantissima, si soffermò a lungo con i più giovani, per ascoltarne le idee e le ricerche, e al termine dell'incontro pronunciò un discorso sui doveri e gli obblighi della comunità scientifica nei confronti della società: un richiamo di grande attualità ancora oggi.
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Rita Levi Montalcini con i giovani ricercatori
Speciale Rita Levi Montalcini: immagini di archivio
Nel 1993, Rita Levi Montalcini visitò l’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo, oggi Istituto di ricerca per l'innovazione biomedica (Cnr-Irib): fu un incontro carico di emozioni per i ricercatori dell'Ente. Figura minuta, elegantissima, si soffermò a lungo con i più giovani, per ascoltarne le idee e le ricerche, e al termine dell'incontro pronunciò un discorso sui doveri e gli obblighi della comunità scientifica nei confronti della società: un richiamo di grande attualità ancora oggi.
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Rita Levi Montalcini in laboratorio
Speciale Rita Levi Montalcini: immagini di archivio
Nel 1993, Rita Levi Montalcini visitò l’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo, oggi Istituto di ricerca per l'innovazione biomedica (Cnr-Irib): fu un incontro carico di emozioni per i ricercatori dell'Ente. Figura minuta, elegantissima, si soffermò a lungo con i più giovani, per ascoltarne le idee e le ricerche, e al termine dell'incontro pronunciò un discorso sui doveri e gli obblighi della comunità scientifica nei confronti della società: un richiamo di grande attualità ancora oggi.
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Rita Levi Montalcini con i giovani ricercatori
Speciale Rita Levi Montalcini: immagini di archivio
Nel 1993, Rita Levi Montalcini visitò l’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo, oggi Istituto di ricerca per l'innovazione biomedica (Cnr-Irib): fu un incontro carico di emozioni per i ricercatori dell'Ente. Figura minuta, elegantissima, si soffermò a lungo con i più giovani, per ascoltarne le idee e le ricerche, e al termine dell'incontro pronunciò un discorso sui doveri e gli obblighi della comunità scientifica nei confronti della società: un richiamo di grande attualità ancora oggi.
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Il documento ufficiale del 1978 che riconosce a Rita Levi Montalcini lo stato di perseguitata razziale
Speciale Rita Levi Montalcini: immagini di archivio
Nel 1993, Rita Levi Montalcini visitò l’Istituto di biologia dello sviluppo del Cnr di Palermo, oggi Istituto di ricerca per l'innovazione biomedica (Cnr-Irib): fu un incontro carico di emozioni per i ricercatori dell'Ente. Figura minuta, elegantissima, si soffermò a lungo con i più giovani, per ascoltarne le idee e le ricerche, e al termine dell'incontro pronunciò un discorso sui doveri e gli obblighi della comunità scientifica nei confronti della società: un richiamo di grande attualità ancora oggi.