Comunicato stampa

CNR e STFC: trent'anni di ricerca

26/11/2015

Si è tenuta oggi in Italia una conferenza per celebrare i trent’anni di collaborazione scientifica tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e l’omologo inglese Science and Technology Facilities Council (STFC), per l’utilizzo della sorgente a spallazione di neutroni ISIS, la sorgente impulsata di maggiore capacità operante al mondo. Fin dalla metà degli anni Ottanta, questo accordo fornisce l'opportunità ai ricercatori italiani di condurre ricerche di frontiera nel settore della scienza dei neutroni e consente lo sviluppo di strumentazione innovativa per l’indagine dei materiali e biomateriali presso la sorgente di neutroni pulsati, localizzata presso il Rutherford Appleton Laboratory nel Regno Unito vicino ad Oxford. Il primo accordo tra STFC e Italia è stato firmato nel 1985, facendo dell’Italia uno dei partner internazionali più stretti della sorgente, oggi il secondo in Europa per dimensione.

L’accordo con il CNR ha favorito l'instaurazione di proficue collaborazioni internazionali e ha stimolato uno sviluppo significativo di gruppi di ricerca italiani, dell’Ente e universitari, in grado di progettare strumentazione avanzata, che successivamente ha trovato applicazione presso la sorgente. I risultati e le metodologie sviluppate hanno importanti ricadute su numerose aree scientifiche aprendo a nuove opportunità di esplorazione e di approfondimento: dallo studio dei fondamenti della materia ai biomateriali, dai trasporti e l’energia all’ICT, fino agli studi sul patrimonio culturale. 

La prima giornata di meeting a Roma ha visto la presenza dell’ambasciatore britannico in Italia Christopher Prentice, del presidente del Cnr Luigi Nicolais, del delegato per le infrastrutture di ricerca del ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Cristina Messa, di Andrew Taylor, direttore della ricerca del UK Science and Technology Facilities Council, insieme ad altri autorevoli scienziati italiani e inglesi. La discussione è stata incentrata sulla grande varietà di contributi sperimentali realizzati in Italia dal CNR e in particolare dai Dipartimenti di Scienze fisiche e tecnologie della materia e di Scienze chimiche e tecnologie dei materiali, quali le linee di fascio poi installate e utilizzate presso l’infrastruttura di ricerca del STFC. 

“L’incontro di oggi conferma e celebra il comune trentennale impegno fra STFC e CNR su progetti di ricerca pluriennali per l’avanzamento della scienza neutronica e lo sviluppo di tecnologie avanzate ad ampio potenziale di utilizzo in numerosi altri settori scientifici e produttivi altamente innovativi. In questi anni, grazie al forte spirito di collaborazione dei diversi gruppi di ricerca coinvolti e a una intelligente gestione delle informazioni e delle infrastrutture scientifiche disponibili, sono stati raggiunti importanti risultati che hanno aperto nuovi percorsi esplorativi e hanno consentito di affinare strumentazioni e tecniche oggi patrimonio dell’intera comunità scientifica internazionale”, ha dichiarato Luigi Nicolais. 

“Uno degli elementi qualificanti la strategia di potenziamento e valorizzazione della ricerca italiana per i prossimi anni dovrà essere l’estensione della filosofia dell’open access dalle informazioni ai laboratori più avanzati. Il bilancio positivo di questi trent’anni di attività condotte da CNR e STFC conferma come la condivisione di informazioni, attrezzature, infrastrutture particolarmente importanti e impegnative per costi di realizzazione e gestione siano ormai indispensabili per svolgere ricerca competitiva di livello sempre più elevato e ambizioso”, ha sottolineato Cristina Messa. 

“Questo accordo tra Italia e Uk è una bandiera del partenariato europeo di cui entrambi i paesi possono essere fieri”, ha commentato Andrew Taylor. “ll mutuo scambio di competenze scientifiche e tecniche ha fornito agli utenti di STFC strumenti scientifici di livello mondiale e ha portato a risultati scientifici di puntain campi che vanno dai nuovi metodi per il rilascio di farmaci alle applicazioni nei beni culturali e nell’ICT, settori dove i gruppi Italiani hanno svolto il ruolo di pionieri”. 

Il patrimonio culturale non era una delle aree di ricerca più comuni del Rutherford Appleton Laboratory ma, come risultato del sostegno italiano, si è ampliato in una serie di ricerche correlate. Per esempio, gli strumenti ENGIN-x e INES sono sati usati per analizzare le Teste di Lorenzo Ghiberti, sculture rinascimentali che rappresentano il ritratto dei profeti. Altre aree di ricerca derivate dalla relazione con l’Italia vanno dal moto dei protoni nel ghiaccio e nell’acqua, studiato tramite lo strumento Vesuvio, ai sistemi biologici con applicazioni sulla salute, come l’utilizzo di nanoparticelle per la somministrazione di farmaci o lo studio di vesciche lipidiche.

“Oltre che nel vasto campo delle scienze, l’Italia è stata molto impegnata con noi nello sviluppo di strumenti e tecniche. Ciò ha dato loro modo di creare figure esperte, capaci di tirar fuori il meglio da una struttura come Isis” ha affermato il direttore dell’infrastrutura di ricerca, Robert McGreevy.

Lo sviluppo della strumentazione sostenuto dal Cnr negli anni di collaborazione con Isis include Vesuvio, INES (gestito direttamente dall’Ente), Tosca, Sandals e Nimrod, l’ammiraglia della nuova Second Target Station di Isis.

In molti casi l’Italia ha contribuito allo sviluppo di nuove tecnologie per lo scattering dei neutroni e per lo sviluppo di nuovi rilevatori per neutroni termici e epitermici. La collaborazione più recente, il progetto PANAREA, è iniziata nel 2008 e vedrà i gruppi italiani coinvolti fino al 2020. Il progetto impegna largamente l’Italia nella strumentazione della Second Target Station, in particolare ChipIr, che verrà usata per studiare gli effetti della radiazione accelerata sui dispositivi elettronici, e Imat, per la diffrazione nei materiali e l’imaging dei materiali di interesse storico-artistico. L’Italia è coinvolta anche nello sviluppo delle linee di fascio Larmor e Zoom.

L’accordo italiano tra Science and Technology Facilities Council del Regno Unito e Cnr per l’utilizzo e lo sviluppo della infrastruttura di neutroni ISIS è stato siglato nel 1985, e poi rinnovato nel 1990, 1993, 1996, 2001 e 2008-2014. 

Il coinvolgimento italiano in STFC include il coordinamento, per conto di un consorzio europeo, di un progetto del VI Programma quadro dell’Unione Europea per dotare STFC di una nuova strumentazione per il progetto Second Target Station Project dell’Isis da 11 M€.

L’accordo in corso è iniziato l’8 marzo 2014 e vale €15M per una durata di 6 anni. 

Roma, 26 novembre 2015

http://www.isis.stfc.ac.uk/about/aboutisis.html

http://www.stfc.ac.uk/about-us/ 

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