Scienze bio-agroalimentari

Contesto

Macroarea tematica

E' opinione diffusa che lo sviluppo di un sistema ricerca competitivo, basato su una forte ricerca di base, su moderne infrastrutture e su una adeguata politica del personale, e che trovi anche un coinvolgimento dei cittadini, sia la base su cui trovare e sviluppare innovazione per il sistema agroalimentare, a cui tra l'altro, si richiede di essere multifunzionale
Al sistema agricolo oltre alla produzione di sufficienti quantità di alimenti salutari e sicuri si chiede infatti, di rispondere anche ad esigenze di gestione del territorio e di salvaguardia delle risorse genetiche, di fornire occasioni per svago e tempo libero e anche di partecipare con scelte strategiche alla ricerca di nuove fonti di energia e all'utilizzo delle piante per la produzione di materie prime e farmaci.
In Europa, come negli altri paesi sviluppati, i consumatori richiedono la presenza generalizzata di prodotti, anche deperibili, durante l'intero anno e sono sempre più attenti alla qualità complessiva del prodotto ed alla qualità certificata della filiera di produzione dello stesso. L'Unione Europea ha riconosciuto la necessità di incrementare gli stanziamenti per la ricerca scientifica al fine di ampliare le conoscenze su cui fondare la legislazione comunitaria sulla sicurezza alimentare. Si richiede e si opera attivamente per sviluppare nuovi metodi, ivi comprese le micro e nano tecnologie, per caratterizzare i componenti nutrizionali, antinutrizionali, allergenici, tossici e aromatici degli alimenti e determinarne la biodisponibilità. D'altra parte vi è consapevolezza che il sistema agricolo è chiamato a vincere la sfida planetaria per l'alimentazione, preservando le risorse naturali, poichè il problema della produzione di cibo, a livello mondiale, è tornato ad essere prioritario. Il problema si presenta in tutta la sua complessità se si considerano anche i cambiamenti climatici in atto e quindi i fenomeni di aumentata siccità, salinizzazione, allagamenti, perdita di fertilità dei suoli, inquinamento, comparsa di parassiti con aumentata virulenza, i cui riflessi sulla produttività e qualità dei prodotti potranno essere di enorme, e ancora non del tutto conosciuta, portata.

Contesto nazionale

In Italia, il sistema ricerca pubblica per il comparto agroalimentare, è diffuso su tutto il territorio nazionale ed è articolato in una pluralità di singoli organismi (Enti o Istituti) che afferiscono a diversi Ministeri o Amministrazioni locali. La consistenza di questo sistema ricerca, espresso come equivalenti a tempo pieno, è stimabile (con una certa approssimazione) in circa 6.000 addetti tra ricercatori e tecnici di ruolo. Le
principali organizzazioni di ricerca in questo ambito sono afferibili a:
- Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca con : Facoltà di Agraria (n° 23) e veterinaria (n° 14), aventi circa 3.200 docenti.; Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con un totale di circa 570 unità di personale a tempo pieno di cui 330 ricercatori, e circa 200 ricercatori a tempo determinato.
- Ministero delle Politiche Agricole e Forestali con il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA), con circa 450 come ricercatori ; Istituto Nazionale per la Ricerca sulla Nutrizione ed Alimentazione (INRAN) con circa 150 unità di personale.
Regioni e Provincie Autonome con la propria rete di sviluppo sperimentale e ricerca.
In questo contesto l'attività del CNR -dipartimento agroalimentare si colloca e potrebbe collocarsi nell'ottica di:
o una diffusa e sempre è più attiva collaborazione con le Università. (L'università è il serbatoio di studenti e di giovani aspiranti ricercatori che nei nostri istituti si formano, apportano entusiasmo e capacità e concorrono agli obiettivi di ricerca).
o Interazione e auspicabile sinergica complementarietà di azione con gli altri Enti Pubblici di Ricerca, e come parte attiva dei progetti attuativi delle Regioni.
Questo posizionamento e collaborazioni sono principalmente ascrivibili ai punti di forza del dipartimento che sono una pregressa e competitiva presenza in campi a tecnologia biologica avanzata, una continua innovazione nelle metodologie diagnostiche finalizzate alla definizione di qualità, rintracciabilità e sicurezza alimentare; conoscenze per l'attuazione dei sistemi previsionali per la gestione delle risorse disponibili sul territorio, anche in relazione all'effetto dei cambiamenti climatici sulla qualità e produzione agroalimentare

Un riflesso della posizione del dipartimento agroalimentare nel contesto della ricerca pubblica in Italia, lo si trova anche nell'unico documento del Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca (CIVR) , dove analizzando i prodotti ottenuti dalle Università, dal CNR e dall'ENEA per il periodo 2001-2003, per l'area scienze agrarie e veterinarie, viene riportato che il CNR, unica mega struttura presente (più di 75 prodotti presentati) , si posiziona alla pari con le migliori strutture universitarie. Analoga posizione lo si ha per l'Area Scienze e Tecnologie per la Qualità e Sicurezza degli Alimenti, dove il CNR è presente come unica grande struttura (prodotti presentati tra 24 e 75).

Contesto internazionale

Le domande di ricerca e sviluppo dell'innovazione nel settore agroalimentare, e conseguentemente lo sviluppo delle attività di ricerca a livello internazionale e di singolo Stato, rispondono generalmente alle grandi tematiche sociali oltre che agli interessi dei consumatori e del modo produttivo.
Nell'ambiente scientifico internazionale è opinione diffusa che la selezione di piante e animali che siano in grado di adattarsi meglio alle condizioni ambientali, che siano più tolleranti o resistenti all'attacco di malattie e insetti, e anche più rispondenti alle esigenze di mercato, non sia un'idea astratta o velleitaria, ma perseguibile attraverso una profonda conoscenza dei meccanismi che a livello di cellula-organismo-ecosistema presiedono alle strategie di crescita, sviluppo, difesa da patogeni e adattamento alle condizioni ambientali utilizzate dalle diverse specie per la loro sopravvivenza, ed a seguire, mediante interventi genetici e agrozootecnici che implementino o migliorino tali caratteristiche. In particolare, i forti progressi nei settori della genomica delle piante e dei microrganismi con esse interagenti, e i successivi programmi di individuazione delle caratteristiche e funzioni delle sequenze geniche (genomica funzionale), accanto a progetti di largo respiro per l'analisi e individuazione dei punti di controllo del metabolismo (metabolomica), nonché strumenti sempre più avanzati per l'individuazione della biodiversità all'interno delle specie, stanno fornendo gli strumenti necessari per fare in modo che l'ampliamento delle conoscenze di base si traduca, in un ambito di sostenibilità ambientale ed economica, sia nella selezione di piante con migliori caratteristiche agronomiche (tra cui, ridotto utilizzo di fertilizzanti, acqua e fitofarmaci), nutrizionali e di interesse per l'industria chimica e farmaceutica, sia in più efficaci interventi colturali e di difesa da patogeni. Una spiccata interdisciplinarietà, (con una presenza costante della bioinformatica e della modellistica soprattutto per l'analisi dell'utilizzo delle risorse ambientali) e l'utilizzo di piattaforme tecnologiche sempre più avanzate sono ormai una condizione indispensabile per il raggiungimento di tali obiettivi.
L'Unione Europea sta procedendo, al pari dei paesi più avanzati, in questa direzione. In aggiunta, avendo come obiettivo strategico quello di creare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del pianeta, sta effettuando un grosso sforzo per mantenere e rinforzare la base scientifica e tecnologica su cui costruire il futuro dell'agricoltura. Queste azioni, si evidenziano nel VII Programma Quadro e in particolare nel Tema 2 "Food, Agriculture and Fisheries, and Biotechnology" dell'azione Cooperation che prevede come tematiche di azione: - sustainable production and management of biological resources from land, forest and aquatic environments; -fork to farm: Food (including seafood), health and well-being; --life sciences, biotechnology and biochemistry for sustainable non-food products and processes.
L'unione Europea ha altresì riconosciuto la necessità di incrementare gli stanziamenti per la ricerca scientifica di eccellenza al fine di ampliare le conoscenze scientifiche di base su cui fondare la legislazione comunitaria sulla sicurezza alimentare. Si richiede e si opera attivamente per sviluppare nuovi metodi, ivi comprese le micro e nano tecnologie, per caratterizzare i componenti nutrizionali, antinutrizionali, allergenici, tossici e aromatici degli alimenti, e determinarne la biodisponibilità.